trio
Sposa bagnata, sposa fortunata
di Messere_and_Pink
21.01.2024 |
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"Ben presto ebbe il suo orgasmo, intenso e appagante..."
Un profumo inebriante pervadeva tutta la casa. Alle nove di sera era quasi tutto pronto per la cerimonia di nozze del giorno dopo e Barbara era rimasta sola nella sua villetta. Vagava per le stanze come un automa, stanca per i preparativi e le prove di quello che doveva essere il giorno più bello della sua vita. Ad un tratto i suoi occhi si posarono sull’abito bianco nuziale appeso davanti all’armadione, in camera di letto. Era pensierosa, apprensiva, anche ansiosa quella sera. Poi distolse lo sguardo e decise di andare a farsi una doccia ristoratrice. Domani sarebbe diventata la moglie di Marcello.
Si spogliò completamente, prese il suo bagnoschiuma preferito, quello più rilassante, entrò nella cabina e azionò la doccia idromassaggio. Pochi secondi e il getto di acqua cominciò a innaffiare il suo corpo. Barbara era una trentenne in carriera, una bionda dal corpo perfetto, e poteva vantare molti amanti, fidanzati e pretendenti, ma alla fine – anche per fare contenti i genitori - aveva scelto il classico “ buon partito”, Marcello, avvocato trentacinquenne, rampante e di famiglia agiata.
Mentre l’acqua scorreva, i pensieri di Barbara si fecero più lascivi: aveva voglia di sentirsi toccare, voglia di mani maschili o forse anche femminili e , visto che non c’era nessuno, decise di fare da sola. Il fidato vibratore rosa era lì, sulla mensola: lo afferrò e cominciò a stuzzicarsi il clitoride, prima piano e poi azionando la velocità massima. Con una mano si stringeva il capezzolo sinistro, con l’altra si masturbava a oltranza. E il getto d’acqua sul corpo faceva la sua parte. Ben presto ebbe il suo orgasmo, intenso e appagante.
Poi Barbara, indossato l’accappatoio sul corpo nudo, decise di spostarsi in salotto per guardare un po’ di televisione: un bel film di passione su Netflix. Si era appena seduta quando squillò il campanello. Non aspettava nessuno, Marcello era a casa sua e, seppur avessero fatto sesso più e più volte in 10 mesi di relazione, la sera prima delle nozze i futuri sposi non si vedono. La tradizione era sacra per le rispettive famiglie. Marcella incuriosita andò ad aprire e, sorpresa delle sorprese, si trovò davanti Gabriele, il suo ex storico.
“Ciao Marcella, passavo da queste parti e sono venuto a portarti un piccolo presente per il tuo matrimonio”.
E dicendolo, un po’ imbarazzato, piantato come un albero fuori dalla porta, allungò la mano per porgerle un mazzo di rose rosse e bianche.
Gabriele e Barbara erano stati insieme per tre anni, con vari stop and go: si erano lasciati e ripresi più volte. La loro era stata una relazione di sesso e follia, negli anni post universitari, da bravi coetanei con molte cose in comune. Lui il classico moro sciupafemmine, ben curato e dai modi sbrigativi, bel fisico e tante donne a corrergli dietro.
“Gabriele, che ci fai tu qui?”.
“Volevo vederti e volevo anche tastare il polso della tua ansia. So come sei fatta!”.
“Sono nervosissima, vorrei fosse già passato domani. Ma che fai lì impalato? Entra!”.
“Non vorrei disturbare oltre”, disse lui con un sorriso beffardo e sornione.
In breve si trovarono seduti vicini sul divano e lui non poté fare a meno di notare quanto fosse diventata più donna e più bella la “sua” Barbara. Dall’accappatoio non allacciato spuntavano le cosce ben tornite di lei e poi, essendo nuda sotto, ogni tanto faceva capolino la figa depilata. Nessun problema e nessun pudore per lei che avendo fatto sesso qualche centinaio di volte con Gabriele, sapeva che ogni centimetro del suo corpo era a lui noto.
“Ti offro qualcosa da bere Gabri e ti ringrazio per i fiori. Stai 5 minuti e poi vai via per favore perché vorrei andare a letto presto”.
Dicendo questo Barbara si alzò e l’accappatoio si aprì ancora di più scoprendo un seno. Forse lei era inconsapevole o lo faceva apposta nel provocarlo perché forse dentro di sé sperava in un’evoluzione diversa della serata, ma … le sue parole non coincidevano con quello che erano invece i suoi desideri reconditi.
Gabriele rimase incerto sul da farsi: davanti a lei una donna che le stava dicendo di andarsene presto ma che con i gesti sembrava provocarlo. L’effetto c’era: sentì crescere la durezza del suo cazzo che cominciava a premere dentro i boxer. Decise che ci avrebbe provato: pensa, la promessa sposa che scopa con il suo ex la sera prima delle nozze. Altro che addio al nubilato! Così, quando Barbara tornò in salotto con il vassoio e i due calici di vino rosso, lui si alzò e delicatamente glielo tolse dalle mani e lo appoggiò sul tavolino. Poi rapidamente allungò la mano destra verso la sua figa e cominciò a tastarla.
Barbara rimase sorpresa: “Ma che cazzo fai, sei impazzito?”.
“Lo so bene e so anche che questo sarà il mio vero regalo di nozze”.
Anche in questo caso le parole di Barbara non corrispondevano alle azioni. Le dita di lui stuzzicavano il clitoride, prima piano, e poi sempre più decise, si infilavano nella sua vagina che inesorabilmente si bagnava.
“Ma, ma… stai fermo Gabri, non voglio…”. Ma più diceva non voglio e più allargava le cosce. Ben presto si ritrovò nuda, in piedi, baciata e leccata dappertutto dal suo ex che nel frattempo aveva messo allo scoperto il suo membro eretto e duro.
Chi fosse passato alle 10 di sera, davanti alla villetta di Barbara, nelle campagne del paese, avrebbe notato dalla finestra del salotto una luce accesa e soprattutto nell’area parcheggio due auto e non solo quella della padrona di casa: accanto alla Yaris di lei c’era la Bmw nera di Gabriele.
Un dettaglio che non sfuggì a Marcello che, proprio alle 10 di quel venerdì sera di fine marzo si trovava a passare là davanti con la sua auto. Un sospetto gli attraversò la mente. “Barbara ha ospiti? Chi sarà mai?”. E poi: “Ma io quella Bmw l’ho già vista”. Che fare? Nessun dubbio. Marcello si fermò là davanti. Voleva verificare, forse Barbara aveva bisogno di lui, forse era in pericolo.
Percorse il vialetto a passi svelti e prima di suonare alla porta si affacciò alla finestra illuminata del salotto e quello che vide lo lasciò senza fiato: la sua Barbara, nuda sul divano, stava cavalcando forsennatamente un uomo che lui conosceva bene: Gabriele, il suo ex.
Marcello aveva le chiavi, era di casa in quella villa dove, con la sua promessa sposa, avevano fatto sesso praticamente tutti i giorni. Decise di entrare. Girò lentamente la chiave nella toppa per non far rumore e aprì. Una volta entrato si avvicinò all’arco che delimitava l’open space del salotto e appoggiandosi alla parete, continuò a sbirciare.
“Fottimi, fottimi”, era l’esortazione incessante di Barbara a Gabriele. “Avevo voglia di cazzo e stasera in mancanza di altro mi sono fatta con il vibratore sotto la doccia”. E ancora: “Scopami forte, meno male che sei arrivato tu”.
“Lo sapevo che sei una gran maiala Barbara e Marcello è un gran cornuto”.
I due stavano scopando alla pecorina: lei appoggiata con le braccia sul divano e lui dietro in piedi, a darle gran colpi, a ritmo costante.
Era questa la scena che Marcello stava osservando, non visto dai due amanti. Era interdetto, nervoso, ma stranamente eccitato. La sua mano era scivolata sotto i pantaloni e stava massaggiando il membro che si ingrossava tanto. Era sempre stato geloso degli ex di Barbara ma quella sera, la sera della vigilia delle nozze, sentiva di essere ammirato dalla foga che la sua futura moglie stava mettendo nel farsi chiavare da un altro.
Ma un altro pensiero si insinuava prepotente: non lo eccitava solo lei o la situazione, si accorse di guardare voglioso pure quel cazzo lungo e duro che era diventato strumento di piacere per lei. Era questo un dettaglio non da poco. L’integerrimo avvocato Marcello era anche attratto dagli uomini. Non solo: aveva avuto già esperienze con altri maschi prima dell’incontro con Barbara e aveva continuato a succhiare cazzi e a farsi scopare dagli uomini, in incontri mordi e fuggi, all’insaputa di lei nel periodo del fidanzamento. Questo pensava Marcello che, d’istinto, decise di buttarsi e gettare la maschera. Così, si spogliò in un lampo ed entrò nel salotto, già con il membro duro.
“Ehi ragazzi! Ci sono anch’io!”.
Barbara e Gabriele si bloccarono sorpresi e anche un po’ spaventati, ma quando videro Marcello nudo e col cazzo in mano, quasi ad offrirlo, scoppiarono in una fragorosa risata. Risata che a lei rimase a metà quando vide Marcello afferrare il cazzo di Gabriele per toglierlo dalla sua figa e prenderlo in bocca.
“Cosa?” mormorò lei. “Ti piacciono i maschi”.
“Sì amore”, rispose il futuro sposo (forse non più sicuro di sposarsi). ”E tu sei proprio la gran troia che mi dicevano gli amici”.
In tutto ciò Gabriele accettò di buon grado le attenzioni di lui. L’arrapamento era evidente e anche le attenzioni particolari di un maschio, anche per un maschio da acchiappo come lui, facevano piacere.
Si ritrovarono sopra il divano e sul pavimento in un groviglio di corpi: Marcello che faceva un pompino a Gabriele che a sua volta leccava la figa a Barbara mentre lei carponi si allungava per succhiare il suo futuro sposo. Un triangolo perfetto di sesso e amore. Fino al godimento di tutti e tre!
E l’indomani? Il prete benedì le nozze di Marcello e Barbara. Testimone (non “ufficiale”): Gabriele, il terzo perfetto per una coppia open, gioiosa e trasgressiva! Prosit!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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